Frequently Asked Questions
Tutte le informazioni essenziali su CarboREM e le nostre soluzioni
CarboREM è una start-up basata sull’innovativo processo di HTC – Hydro-Thermal Conversion che trasforma i fanghi in nuova energia e materiali riutilizzabili (hydrochar + liquido ricco di COD), puntando a ridurre acqua, volume e patogeni e quindi i costi di gestione/smaltimento.
Il processo HTC lavora in continuo con recupero di ammoniaca a ~12–15 bar e 180–220 °C, sterilizza lo slurry e lo rende facilmente disidratabile.
A valle si fa la separazione solido/liquido (centrifuga o filtropressa).
Output:
• Liquido: alto COD, ricircolabile al digestore per aumentare biogas;
• Solido (hydrochar): idrofobico e stabile.
I dati indicano un +10–20% di secco rispetto agli standard, grazie alla miglior disidratabilità post-HTC.
È possibile raggiungere risultati fino a ~60% di secco (vs ~20% tipico) quando il processo è ottimizzato: l’ordine di grandezza è scenario-dipendente (tipologia di fango, settaggi, catena valle).
L’effettiva riduzione dei fanghi consiste nella conversione della sostanza secca in acidi organici prontamente disponibili per essere convertiti in biogas dai batteri del digestore anaerobico.
No: uno dei plus operativi è fare subito HTC senza centrifuga iniziale; la separazione avviene dopo il reattore, su materiale sterilizzato e maggiormente disidratabile, con rese migliori.
Perché trasporto, trattamento e smaltimento si pagano in proporzione al volume. Maggiore è la sostanza secca in peso del fango e più umido è, più costa.
L’HTC riduce i kg di sostanza secca del fango da smaltire e aumenta l’idrofobicità e disidratabilità del fango.
Inoltre l’HTC rende il solido idrofobico e molto disidratabile, riducendo volume e viaggi.
Sì. L’HTC può essere alternativo a bioessiccazione/essiccatori quando serve efficienza, oppure complementare (si fa consulenza iniziale per modellare il TCO vs kWh/€/m³ acqua rimossa). L’obiettivo è vincere sui costi e sull’energia, caso per caso.
Per l’end-of-waste ci sono diversi sbocchi:
• Packaging/cartoncino: miscele con fibre riciclate, sostituzione fino al 30% del materiale fibroso secondo prove di idoneità tecnico-normativa; fogli con proprietà meccaniche comparabili a testliner 3-4.
• Combustibile solido
• Materiali fonoassorbenti (edilizia)
• Uso agronomico
Lo slurry in uscita è sterilizzato (assenza di patogeni) già all’uscita del reattore, facilitando la gestione.
La tecnologia agisce come “scudo” con riduzione di PFAS e patogeni. In ogni progetto si pianificano campionamenti e prove di laboratorio per attestare le prestazioni sul tuo fango specifico.
Con l’HTC non c’è evaporazione di acqua ma riduzione effettiva del volume secco grazie al trasferimento di parte della sostanza secca nella fase liquida sotto forma di acidi organici e alla natura idrofobica del solido post-reattore. Per questo, a parità di “% secco iniziale”, il volume da gestire dopo HTC può essere molto inferiore rispetto a una classica bioessiccazione.
Il percorso standard:
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Laboratorio & test su biomassa cliente → studio di fattibilità tecnico-economico;
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Dimensionamento
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Integrazione di valle: se serve, opzione per gestire il solido in uscita fino all’incenerimento (con attenzione al fosforo nelle ceneri, materia prima critica).
L’obiettivo, dove possibile, è sempre evitare discarica/incenerimento tramite sbocchi end-of-waste e recupero di materia/energia.